L’olio Extravergine di Oliva Cilento DOP è frutto di una tradizione millenaria: gli olivi da cui si produce sono presenti su territorio cilentano dal IV sec. a.C..
Per la sua forte aromaticità è usato su piatti di una certa consistenza come quelli tipici dell’area di origine: l’olio dal colore giallo paglierino vivace, intenso e limpido è ottimo su grigliate di pesce, insalate selvatiche, verdure bollite, legumi e primi piatti. Da Eat to Eat utilizziamo quest’olio discretamente fluido, con evidenti sentori di pinolo e retrogusto di nocciola e mandorla sulla nostra pizza gourmet.
Come si produce l’olio DOP del Cilento
Le olive come quella Pisciottana, Frantoio o Leccino, dalle quali si produce l’olio extravergine dal sentore fruttato, con note di mela e di foglia verde, hanno una resa in olio massima del 22% su una produzione di 110 quintali/ha. Vengono raccolte rigorosamente a mano, entro il 31 dicembre, quando la buccia assume un colore scuro e la sua polpa diventa bianca. Sono riposte in cassette forate dove restano non oltre le 48 ore per poi sottoporle a molitura.
La molitura sotto il macino in pietra dura più di cinque minuti mentre il tempo di gramolazione, operazione effettuata per disemulsionare l’olio e facilitarne l’aggregazione in gocce, non supera i venti minuti. La temperatura della pasta sottoposta a gramolazione non deve superare i 30°C e vi è divieto assoluto di usare l’acqua per abbassarla.
Il risultato di questi processi è un un olio con acidità inferiore al 0,70%, dal gusto dolce e tenue, con note di amaro e piccante, dell’oliva fresca.